Colloquia Mediterranea n.1.1 (Aprile 2011) – Presentazione

Colloquia Mediterranea n.1.1 (Aprile 2011) – Presentazione

Presentazione

Fin dalla sua istituzione la Fondazione Giovanni Paolo II per il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo si è proposta di operare a favore dei paesi del Medio Oriente e di altre zone particolarmente bisognose di aiuto materiale e spirituale proseguendo così quanto era stato intrapreso in questa direzione dalle diocesi di Fiesole e di Montepulciano-Chiusi-Pienza, con il sostegno e con il contributo di istituzioni e realtà laiche e cattoliche. Nel corso degli anni si sono moltiplicati i progetti e gli interventi che hanno manifestato un impegno non legato all’occasionalità, ma finalizzato alla creazione di realtà stabili, in grado di operare in modo significativo nella società, con la creazione di opportunità di lavoro e di momenti di condivisione e di dialogo per la pace. Non sono mancati gli interventi dettati dalle ricorrenti emergenze umanitarie che hanno segnato e segnano la vita delle comunità mediorientali, testimoniando così una dimensione della fede cristiana che pone al centro della propria esperienza quotidiana il soccorso e l’accoglienza dell’altro che bussa alla porta del vicino. La Fondazione Giovanni Paolo II ha potuto operare con queste modalità grazie al contributo di tanti in forme e tempi diversi, con il coinvolgimento di realtà ecclesiali, istituzioni pubbliche, soggetti del mondo economico e privati cittadini: in questo cammino la Fondazione ha potuto contare, in particolare, sul costante sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, mentre la Santa Sede, tramite la Congregazione delle Chiese Orientali, ha accolto la Fondazione stessa, unica realtà italiana presente, nella ROACO (Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali) che ricomprende le agenzie di vari Paesi impegnate in azioni di cooperazione e solidarietà in Terra Santa e nel Medio Oriente.

Negli ultimi anni il crescere dei progetti e delle opere, che cercavano di rispondere al moltiplicarsi delle richieste che giungevano alla Fondazione da molte parti per interventi di vario tipo, ha posto nuove questioni per una riscoperta delle radici spirituali che guidano la Fondazione nell’essere testimone di dialogo e di pace nel mondo. Si trattava di ripensare come promuovere la condivisione di un patrimonio di valori che rappresenta una peculiarità della Toscana, come aveva bene messo in evidenza Giovanni Paolo II nel suo discorso ai vescovi toscani, in visita ad limina, il 13 giugno 1986, quando aveva detto che «senza Firenze e la Toscana il mondo sarebbe stato diverso e oggi apparirebbe umanamente più povero».

In questa prospettiva si colloca il progetto di promuovere a Firenze, un Convegno internazionale, Il Mediterraneo e le città (15-17 maggio 2011) per offrire, con una particolare attenzione ai giovani, un’occasione di confronto e di riflessione sul futuro del Mediterraneo, a partire dalla dimensione del dialogo, sul quale coinvolgere comunità religiose, istituzioni politiche e accademiche nel tentativo, anche alla luce dell’eredità dei colloqui del Mediterraneo del sindaco Giorgio La Pira, di rafforzare il cammino comune tra i popoli e le città del Mediterraneo. Strettamente connesso al Convegno internazionale è la pubblicazione della rivista semestrale Colloquia Mediterranea con la quale la Fondazione Giovanni Paolo II vuole unirsi a coloro che, già da anni, riflettono sul tema del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale, contribuendo ad approfondire proprio la dimensione del dialogo, fondato sulla conoscenza dell’altro, così da sconfiggere quei pregiudizi che spesso impediscono a uomini e donne, di confessioni cristiane e religioni, culture diverse di parlare del futuro da costruire insieme con la giustizia per la pace.

 

Luciano Giovannetti
Vescovo Emerito di Fiesole
Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II

Arezzo, 24 aprile 2011

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