La risposta dell’amministrazione del capoluogo siciliano al mancato inserimento del progetto dell’asilo nel piano dei lavori
Roberto Puglisi, mercoledì 15 settembre 2021
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, risponde punto per punto sulla vicenda dell’asilo nido sognato da padre Pino Puglisi per il suo quartiere: Brancaccio. E promette che qualcosa sarà comunque fatto per recuperare il tempo perduto e realizzare l’opera, affinché una nuova speranza possa sorgere su quel lembo di città così complesso che prova a rinascere grazie al sangue del prete martire. Eppure, quell’asilo ancora non sorge, ventotto anni dopo l’uccisione del beato parroco palermitano assassinato dalla mafia per la rivoluzione mite del suo sorriso.
Perché? Perché, per esempio, quel progetto non è stato inserito nel piano delle opere pubbliche, tema caldissimo della politica palermitana? Perché Palazzo delle Aquile non si è mosso per accorciare i tempi, come denuncia il Centro Padre Nostro? «La giunta – risponde Orlando – non ha inserito il progetto nel programma triennale 2020-2022 perché si pensava che venisse approvato dal Consiglio comunale, cosa che non è successa, per potere procedere speditamente col passaggio successivo e andare avanti con la questione dell’asilo. La giunta era ed è pronta con il piano 2021-23, all’interno del quale il progetto è inserito, che potrà essere presentato solo dopo l’approvazione del precedente.
Abbiamo comunque predisposto un emendamento di identico contenuto per l’asilo, che potrà essere esaminato in sede di approvazione del programma triennale 2020-22. Si tratta di un modo per evitare ulteriori perdite di tempo e per confermare la volontà dell’amministrazione comunale di procedere alla realizzazione dell’opera». Una dichiarazione che cade nel fermento di una città, troppo spesso smemorata, che ha già cominciato la sua lunghissima campagna elettorale. Leoluca Orlando non potrà più ripresentarsi. Una schiera di possibili successori è pronta a darsi battaglia.
Un clima che quindi appare particolarmente condizionato dai calcoli che tutti azzardano in vista delle urne nel 2022. «L’asilo di Brancaccio non è rimasto fermo – continua il sindaco di Palermo – ed è bene precisare che nella convenzione firmata tra Comune e Centro Padre Nostro è il Centro stesso a occuparsi della progettazione che è ancora incompleta, perché siamo nella fase del progetto definitivo: manca ancora quello esecutivo per andare a gara. Ma, in ogni caso, il progetto definitivo può acquisire i vari pareri tecnici da parte degli uffici». Quale sarà allora l’iter? «Il percorso – conclude Orlando – è lo stesso che devono seguire tutti i progetti presentati all’amministrazione comunale. Il progetto del Centro Padre Nostro sarà valutato dagli uffici competenti nel massimo rispetto della legalità e nel minor tempo possibile. Certamente, in tal senso l’amministrazione comunale è impegnata ».
Share this content: