Montevarchi. A Villa Pettini nasce “Semi di speranza”: un progetto per costruire una comunità solidale

Montevarchi. A Villa Pettini nasce “Semi di speranza”: un progetto per costruire una comunità solidale

A Villa Pettini, nel cuore di Montevarchi, prende il via un nuovo progetto dal forte valore sociale: si chiama “Semi di speranza” e sarà presentato ufficialmente domani nella sede di via di Monsorbi. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra realtà già attive nel territorio, unite dalla volontà di promuovere una comunità capace di accogliere, includere e accompagnare la crescita di giovani, richiedenti asilo e famiglie in situazioni di vulnerabilità. Protagonisti di questo cammino congiunto sono la Fondazione Giovanni Paolo II, il Punto Famiglia Villa Pettini e l’impresa sociale Qoelet, ognuno con la propria esperienza nel campo dell’accoglienza, della formazione e dell’inclusione. Da tempo Villa Pettini rappresenta un punto di riferimento per chi cerca un’opportunità di riscatto e integrazione. Qui la Fondazione Giovanni Paolo II accoglie nuclei familiari di richiedenti asilo, accompagnandoli in un percorso di inclusione che va oltre il semplice supporto abitativo.

Allo stesso tempo, il Punto Famiglia Villa Pettini, insieme a un gruppo di volontari e ai giovani di SOstare, promuove attività formative, spirituali e di accoglienza, con un coinvolgimento diretto di ragazze e ragazzi in un’esperienza di crescita personale e comunitaria. Accanto a loro, l’impresa sociale Qoelet costruisce percorsi di inserimento lavorativo per soggetti fragili, offrendo concrete possibilità di autonomia professionale a partire dagli ospiti della stessa Villa Pettini. Questa sinergia non è nuova: già nel 2023 le tre realtà hanno dato vita al progetto “Fratelli Tutti – Sognare Insieme”, un percorso ispirato all’enciclica di Papa Francesco, con l’obiettivo di elaborare una carta dei valori centrata su spiritualità, accoglienza ed ecologia integrale.

Ora, con “Semi di speranza”, la sfida si fa ancora più concreta e si inserisce nel cammino dell’anno giubilare, con l’ambizione di confermare Villa Pettini come un luogo generativo di opportunità, incontro e cambiamento non solo per chi vi risiede, ma anche per i volontari e per la comunità più ampia. Gli obiettivi sono chiari e ambiziosi: accompagnare i giovani in un percorso di crescita personale e di impegno sociale, favorire l’inclusione lavorativa e culturale, offrire sostegno alle famiglie in difficoltà, costruire spazi educativi e ricreativi, con una particolare attenzione ai bambini dei nuclei richiedenti asilo.

I numeri del progetto raccontano una rete che abbraccia l’intera comunità: saranno 50 i giovani tra i 18 e i 35 anni coinvolti in percorsi di formazione e cittadinanza attiva; 10 i richiedenti asilo e rifugiati che potranno accedere a opportunità di integrazione sociale e professionale; 20 i nuclei familiari che riceveranno supporto concreto, mentre oltre 200 persone tra cittadini e residenti del territorio potranno partecipare a eventi, servizi e iniziative culturali. Con questa iniziativa, la Fondazione Giovanni Paolo II conferma ancora una volta la sua vocazione a costruire ponti tra territori, persone e culture, integrando l’esperienza maturata in Italia e all’estero con nuove collaborazioni locali. Perché la speranza, come sottolineano i promotori del progetto, non deve restare un concetto astratto o un semplice slancio di ottimismo, ma trasformarsi in un obiettivo reale e condiviso.

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