Trentasei giovani di diciannove Paesi diversi e di tre continenti: Europa, Asia e Africa. Pronti a mettersi in gioco per avvicinare le sponde del Mare nostrum. Sono i protagonisti del Consiglio dei giovani del Mediterraneo promosso dalla Cei come lascito a Firenze dell’Incontro dei vescovi del Mediterraneo che si era tenuto nel febbraio 2022 e che aveva visto in contemporanea il summit dei sindaci dell’area. Ragazzi nominati dalle Chiese del bacino che hanno cominciato il loro cammino di dialogo e fraternità lo scorso luglio. Infatti in estate, alla presenza del segretario generale della Cei, l’arcivescovo Giuseppe Baturi, si è insediato l’organismo che ha sede nel capoluogo toscano dove i giovani sono stati accolti dalle quattro realtà fiorentine cui la Conferenza episcopale italiana ha affidato il progetto: la Fondazione Giorgio La Pira, l’Opera per la gioventù Giorgio La Pira, il Centro internazionale studenti Giorgio La Pira e la Fondazione Giovanni Paolo II, onlus per lo sviluppo e la cooperazione nei Paesi più fragili. Quattro sigle che si richiamano all’eredità del sindaco “santo”, al suo impegno per il Mediterraneo, alla sua prossimità ai giovani che definiva “rondini in volo verso la primavera”. Fede, giustizia, attenzione alla politica, accoglienza, educazione, gemellaggi ecclesiali e culturali sono le sfide accolte dai ragazzi con i bagagli culturali che si portano con sé e con le sensibilità, le contraddizioni, le speranze che ciascun Paese vive. Con un impegno: essere nel concreto testimoni di un Mediterraneo capace di unire i popoli.
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