Dai politici a sindacati e associazioni, piovono le adesioni per la fiaccolata con partenza a Ponte alle Grazie
21 Ottobre 2023
L’idea si è trasformata in realtà. La manifestazione unitaria per la pace in Israele e Palestina si farà e l’Abbazia di San Miniato al Monte sarà il punto di arrivo di una fiaccolata la cui partenza dovrebbe essere fissata dal Ponte alle Grazie. A Firenze, lunedì 23 ottobre 2023, andrà in scena il primo evento di questo calibro in Italia.
La proposta di Padre Bernardo
Padre Bernardo Gianni, abate della basilica con una lettera ha annunciato la fiaccolata di lunedì sera, un fiume di luce simbolo dell’unione di tutta Firenze, e non solo, schierata per la pace.
“Care concittadine, cari concittadini. Le scene raccapriccianti di uomini donne e bambini cercate casa per casa, le uccisioni deliberate di inermi a sangue freddo hanno risvegliato dal torpore la nostra coscienza che in questi ultimi, terribili giorni dovrebbe aver acquisito una volta per sempre che la guerra e i suoi perversi propositi di pulizia etnica, segnalano che la nostra umanità ha sconfitto sé stessa – scrive Padre Bernardo -. Seguiamo la via, senza dubbio ardua ma così qualificante e costruttiva, del dialogo, della reciprocità e della condivisione”.
Sono tutti invitati a partecipare, non soltanto ebrei e palestinesi ma persone di qualsiasi provenienza e credenza.
“Non avremo parole da pronunciare, slogan da gridare, vessilli da esibire: i nostri volti, i nostri sguardi, il nostro silenzio, la nostra coscienza memore tanto del dolore degli ostaggi e dei loro congiunti, quanto del fiume di sangue, in grande parte innocente, versato in questi giorni di ferocia, e, ancora, il fuoco amico di fiaccole accese come argine al buio della notte”, prosegue la lettera dell’abate.
Piovono adesioni
Qualche giorno fa era stato Eugenio Giani a schierarsi a favore di una manifestazione unitaria di pace, rimarcando come proprio l’Abbazia di San Miniato al Monte potesse essere il luogo adatto.
Per la fiaccolata di lunedì prossimo, sono già molteplici le ulteriori adesioni arrivate in appena un giorno. Si parte dal sindaco di Firenze Dario Nardella che ha scritto sui social il proprio messaggio in merito.
“Quando il rumore della guerra si fa più forte, la voce del dialogo deve farsi sentire. Firenze non può tradire la sua vocazione di città della pace. Per questo parteciperò alla marcia della pace promossa da padre Bernardo. Pace in Medioriente e accordo per due popoli e due stati”.
Ad aderire sarà in generale tutto il PD, come sottolineato dal segretario regionale Emiliano Fossi. Anche Nicola Armentano, consigliere delegato allo Sport della Città Metropolitana di Firenze si augura la partecipazione in massa dello sport, in questi casi utile anche per portare messaggi di pace unitaria. Sul fronte politico sarà presente anche Italia Viva.
La risposta di comunità ebraica e palestinese
L’imam Izzedin Elzir, palestinese di Hebron, avrebbe già dato disponibilità a partecipare. A dire un netto no invece è l’Associazione Italia-Israele di Firenze con il suo presidente Emanuele Cocollini.
“Ho appena letto l’appello, lo trovo molto bello. A titolo personale, apprezzo le parole di padre Bernardo, la sua richiesta di pace e la condanna del pogrom del 7 ottobre. Siamo però una comunità plurale e democratica e decideremo insieme”, ha detto a FirenzeToday il presidente della comunità ebraica fiorentina Enrico Fink, in costante contatto con il rabbino di Firenze Gadi Piperno e con il console onorario di Israele Marco Carrai.
La situazione resta quindi in divenire e a due giorni dall’evento restano ormai pochissimi i nodi da sciogliere da entrambe le parti.
Tante associazioni presenti
Sul fronte dei sindacati e delle associazioni parteciperanno Cgil, Uil, Acli, Libera, Fondazione Giorgio La Pira, Cospe, Legambiente, Controradio, Gruppo Emergency Firenze, Centro Internazionale Studenti e Opera per la Gioventù La Pira, Toscana Impegno Comune, Donne insieme per la pace, Movimento dei Focolari, Associazione piazza San Donato, Empoli per la pace, Associazione Nuova Camaldoli, Fondazione Balducci, Pax Christi, Libertà e Giustizia, Testimonianze, Comitato Fermiamo la guerra, Fondazione Giovanni Paolo II.
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