La Fondazione Giovanni Paolo II, che da oltre venticinque anni opera con progetti di cooperazione e di pace in molti Paesi del Medio Oriente, aderisce all’appello di padre Bernardo Gianni. Ieri sera la gioventù francescana, guidata da fra Matteo Brena, ha invitato alla preghiera nella Chiesa di San Salvatore al Monte alle Croci, e molti hanno risposto.
Lunedì è padre Bernardo che ci chiede di salire ancora il «monte della pace», insieme in silenzio per chiedere la pace. Noi facciamo nostre le parole di padre Bernardo. «Vi invito dunque, in queste ore oscure di angoscia, di smarrimento e di motivate preoccupazioni per il futuro non solo di quella o di quell’altra regione del nostro pianeta, ma per l’avvenire dell’intera famiglia umana, ad affrontare lunedì sera la salita che conduce a questo monte: non avremo parole da pronunciare, slogan da gridare, vessilli da esibire: i nostri volti, i nostri sguardi, il nostro silenzio, la nostra coscienza memore tanto del dolore degli ostaggi e dei loro congiunti, quanto del fiume di sangue, in grande parte innocente, versato in questi giorni di ferocia, e, ancora, il fuoco amico di fiaccole accese come argine al buio della notte, saranno -loro soltanto- il nostro “messaggio sempre rinnovato di pace e di speranza”».
I cristiani, domenica 22 ottobre, ricorderanno san Giovanni Paolo II, che proprio a ottobre del 1986 ad Assisi convocò tutti i capi delle religioni per pregare, digiunare e camminare insieme per la pace. E, il 22 ottobre 1978 a pochi giorni dalla sua elezione, disse «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!».
Firenze, 19 Ottobre 2023Share this content: