Un progetto di vita individuale per persone con disabilità. È quello che è stato proposto nella vallata casentinese grazie anche…
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Un progetto di vita individuale per persone con disabilità. È quello che è stato proposto nella vallata casentinese grazie anche ad uno sportello di ascolto rivolto alle famiglie. Servizio che ha ottenuto fino ad ora 17 appuntamenti e ha visto l’accesso di 23 familiari di persone con disabilità. Lo sportello ha inoltre lavorato per dare supporto psico sociale. Fornisce infatti uno spazio dove i familiari possono esprimere le proprie preoccupazioni, emozioni e necessità. Il servizio offre inoltre informazioni su diritti, servizi disponibili, agevolazioni presenti, dopo di noi, norme legislative e opportunità di inclusione sociale. Questo sportello agevola inoltre il contatto con i servizi sociali assistendo le famiglie nell’accesso a risorse e programmi di supporto. In questi anni con questo progetto sono stati anche organizzati tre incontri di formazione rivolti agli assistenti sociali, è stato fatto un evento di sensibilizzazione rivolto alla comunità con 80 partecipanti sul progetto di vita individuale e i diritti delle persone con disabilità. Tre giornate sono state rivolte anche agli studenti per sensibilizzarli sul tema della disabilità. E oggi dalle ore 15 all’auditorium “Berretta Rossa” di Soci ci sarà un incontro dal titolo “Un progetto per la Vita in Casentino: esperienze e prospettive per il futuro” che sarà appunto un momento di restituzione dei risultati delle attività di questo sportello promosso da Fondazione Giovanni Paolo II e Fondazione Riconoscersi per fornire orientamento e supporto alle famiglie delle persone con disabilità. “Un progetto per la Vita in Casentino” è partito nel 2023 con il sostegno della Fondazione CR Firenze ed è stato condotto attraverso due fasi di durata annuale. La prima si è concentrata nella sensibilizzazione e nella preparazione riguardo al Progetto di Vita, al Dopo di Noi e ai diritti delle persone con disabilità, attraverso l’attivazione di uno sportello a Poppi dove sono state colte difficoltà, aspettative e desideri per strutturare nuovi servizi in Casentino e per rafforzare la rete tra pubblico e privato. Il secondo anno, invece, è stato orientato alla creazione di attività e progetti rivolti in modo mirato e personalizzato ai bisogni delle persone con disabilità in virtù delle collaborazioni con associazioni locali. Il bilancio di questo percorso biennale sarà ora approfondito nell’incontro odierno al “Berretta Rossa”.
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