30 giugno 2023
Si impegnano a promuovere i diritti delle persone con disabilità attraverso la centralità del Progetto di Vita e la Vita Autonoma
La Fondazione Riconoscersi e la Fondazione Giovanni Paolo II annunciano la loro collaborazione volta a promuovere i diritti delle persone con disabilità attraverso la centralità del Progetto di Vita e la Vita Autonoma.
I presidenti delle due Fondazioni, Andrea Bottinelli per la Fondazione Giovanni Paolo II e Mauro Conticini per Riconoscersi ETS, hanno presentato, insieme alla direttrice di Riconoscersi, Mara Mammuccini, i progetti congiunti durante una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 29 giugno alle ore 14 presso i locali della Fondazione Riconoscersi, in via dei Cappuccini 2, ad Arezzo.
“La principale area di collaborazione tra le due Fondazioni – dichiara Conticini – si concentra sui contenuti della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, nonché sulle strategie e su progetti per la vita autonoma. Nella provincia di Arezzo, esiste un numero considerevole di persone con disabilità per le quali occorre definire il progetto di vita personalizzato con il relativo budget di progetto. Questo consentirà di spostare lo sguardo dalla disabilità alla persona affinché possa vivere la propria esistenza nel mondo di tutti. Ciò implica un cambio totale di approccio sia da parte delle famiglie, che dai servizi pubblici e più in generale dell’intera comunità.
La collaborazione tra Enti del Terzo Settore è un primo importantissimo passo affinché la necessaria evoluzione culturale della società sia stimolata così da raggiungere un sostanziale Welfare di Comunità.”
I dati riferibili alla condizione di disabilità (in carico ai Servizi Sociali a novembre 2022) in Provincia di Arezzo ci dicono che tale condizione è presente in oltre 2.500 persone su circa 247.000 abitanti (fonte: Settimo rapporto sulle disabilità in toscana 2022/2023).
La Legge sul Dopo di Noi ha consentito di ridare slancio all’interesse sulla tematica, ma le questioni cruciali sono di natura culturale e sistemica. Occorre un cambio di paradigma che consenta di traguardare le strategie e le conseguenti azioni incentrandole non tanto sulle opportunità e i servizi, quanto sul PROGETTO DI VITA e sulla componente socio-economica necessaria per perseguirlo.
L’obiettivo principale di questa collaborazione è la promozione di un’azione di advocacy per le famiglie anche nei rapporti con le amministrazioni pubbliche, sia a livello centrale che locale; un’azione di sensibilizzazione delle comunità affinché si configurino come reali comunità includenti ed educanti; un’azione di supporto alle famiglie e agli operatori in vista dei cambiamenti introdotti dalla Convenzione delle Nazioni Unite nel 2016, recepita dalla legislazione nazionale nel 2009, in attesa dei relativi decreti attuativi.
“Entrambe le Fondazioni – sostiene Bottinelli – sono fortemente impegnate nel promuovere una società inclusiva e nel garantire l’uguaglianza di opportunità per le persone con disabilità. La collaborazione tra la Fondazione Riconoscersi e la Fondazione Giovanni Paolo II rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di tali obiettivi.”
“La collaborazione tra le due realtà si fonda sugli intenti di advocacy, ma anche attraverso la realizzazione di due progetti – dichiara Mara Mammuccini – che vedono il coordinamento unico di Alessio d’Aniello e lo sviluppo in provincia di azioni coerenti con gli obiettivi enunciati per la collaborazione tra le due fondazioni e centrate sulla promozione della vita indipendente nel mondo che la Convenzione Onu chiama di tutti.”
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