Firenze sarà la sede permanente di un Consiglio giovani del Mediterraneo. Il progetto è stato presentato questa mattina nell’Istituto degli Innocenti con la presenza del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei.
17/12/2022 di Riccardo Bigi
Il progetto – opera segno di «Mediterraneo frontiera di pace», secondo incontro dei vescovi di 20 paesi che si è tenuto a Firenze dal 23 al 27 febbraio scorso – nasce e si radica nella città da cui partì il sogno profetico di Giorgio La Pira di un Mediterraneo come spazio di dialogo, di convivenza fraterna e di pace e in cui sacerdoti come don Milani, don Facibeni e don Bensi fecero dei giovani il comune denominatore del loro impegno pastorale.
Questo cammino è stato presentato questa mattina. Moderati dal giornalista di «Avvenire», Giacomo Gambassi, sono intervenuti il card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza episcopale italiana, il card. Gualtiero Bassetti, il giornalista di «Avvenire»‚ Nello Scavo, mons. Cesar Essayan, Vicario Apostolico di Beirut dei Latini, mons. Alexis Leproux, Vicario della Diocesi di Marsiglia, Mario Primicerio, della Fondazione La Pira, Nathalie Abdallah, di Rondine Cittadella della Pace e Giulia Passaniti, dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira. Hanno portato il saluto della città il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e il Sindaco di Firenze, Dario Nardella.
Nello Scavo ha raccontato la sua esperienza di inviato, indicando responsabilità che non possono essere nascoste. Parlando dei migranti che attraversano il Mediterraneo, mons. Cesar Essayan ha affermato: “Non ci si chiede mai perché le persone partono, rischiando la vita. La Chiesa non ha il diritto di deludere i nostri giovani, dobbiamo mettere il nostro impegno in questo progetto. Alla base ci sono Fratelli tutti e il documento di Abu Dhabi”. Mons. Alexis Leproux ha parlato dell’impegno della diocesi di Marsiglia per il dialogo e le relazioni.
Nathalie Abdallah ha raccontato il suo progetto di riconciliazione in Libano, portato avanti con Rondine cittadella della pace, attraverso il progetto voluto dalla Cei dopo il convegno dei vescovi del Mediterraneo di Bari 2020. Il progetto ha coinvolto dieci giovani provenienti da cinque diversi Paesi del Mediterraneo, utilizzando il Metodo Rondine che porta a vedere nei conflitti occasioni di crescita. “Sono contenta di aver fatto di questo progetto come donna in una Paese di cultura araba, per confrontarmi con altre visioni. Abbiamo sperimentato un progetto per introdurre nelle scuole incontri sulla gestione dei conflitti, che ha coinvolto oltre trecento studenti. Piccoli passi per cambiare le cose. Dopo l’esperienza a Rondine abbiamo preso coraggio per essere parte del cambiamento nel mondo”.
Il Consiglio, la cui realizzazione venne affidata a quattro realtà associative fiorentine – la Fondazione Giorgio La Pira, il Centro internazionale studenti Giorgio La Pira, l’Opera per la gioventù La Pira e la Fondazione Giovanni Paolo II – sta adesso diventando realtà.
Ogni Conferenza Episcopale e Sinodo delle Chiese Orientali Cattoliche presenti nel bacino Mediterraneo è chiamata ad indicare un giovane tra i 18 e i 28 anni che farà parte del Consiglio con un mandato di 4 anni. Nascerà così un luogo di confronto che, in stretto contatto con la Conferenza episcopale italiana, aiuterà a conoscersi, condividere esperienze ma anche ad elaborare un progetto comune di dialogo intraecclesiale, destinato ad allargarsi ai popoli ed alle culture di provenienza. È l’inizio di un cammino che poi nel tempo dovrebbe condurre a iniziative ed eventi condivisi sia sul piano ecumenico sia nella prospettiva interreligiosa, nell’ottica, cara a La Pira, di una «missione comune delle tre religioni abramitiche». Il Consiglio si riunirà annualmente in presenza a Firenze, oltre che on line con periodicità stabilita. Sono previste esperienze di vita comunitaria con scambi di giovani nell’ambito delle Diocesi mediterranee; l’organizzazione di campus sia tra giovani cattolici quanto con le altre confessioni cristiane che con giovani musulmani ed ebrei; eventi e lavoro scientifico per approfondire il dialogo e le grandi problematiche proprie del «mare nostrum»; condivisione di esperienze di pastorale giovanile; percorsi di studio per studenti universitari anche in collegamento con le Università cattoliche.
Queste le Chiese alle quali fa riferimento il Consiglio giovani del Mediterraneo: Conférence des Evêques de France; Principauté de Monaco; Conferencia Episcopal Española; Conférence Episcopale Régionale du Nord de l’Afrique (C.E.R.N.A.); Conférence des Evêques latins dans les régions arabes (C.E.L.R.A.); Konferenza Episkopali Maltija; Conferenza Episcopale Cattolica di Turchia; Hiera Synodos Katholikis Hierarkhias Hellados; Konferenca Ipeshkvnore e Shquipërisë; Međunarodna Biskupska Konferencija Sv. Ćirila i Metodija; Biskupska Konferencija Bosne i Hercegovine; Hrvatska Biskupska Konferencija; Slovenska Škofovska Konferenca; Conferenza Episcopale Italiana; Synode de l’Eglise Copte catholique; Synode de l’Eglise Grecque-Melkite catholique; Synode de l’Eglise Syriaque catholique; Synode de l’Eglise Maronite; Synode de l’Eglise Chaldéenne; Synode de l’Eglise Arménienne catholique.
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