28 Giugno 2022
Per il bene di Betlemme una città verde e sostenibile nel campo della gestione dei rifiuti solidi, il Comune di Betlemme e il Comune italiano di San Giovanni Valdarno, in collaborazione con il Joint Service Council for Solid Waste Management e la Fondazione Giovanni Paolo II, hanno lanciato il progetto “Betlemme una città verde verso un modello virtuoso di sostenibilità ambientale” finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
La cerimonia si è svolta al Bethlehem Peace Center, alla presenza di una numerosi intervenuti, in particolare il Sindaco di Betlemme, Sig. Hanna Hanania, alcuni membri del Consiglio Comunale di Betlemme, il Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II, Padre Ibrahim Faltas, Sua Eccellenza il Console Generale d’Italia a Gerusalemme, Sig. Giuseppe Fedele, il Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Sig. Guglielmo Giordano, il Vice Sindaco di San Giovanni Valdarno, Sig.ra Paola Romei e Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, rappresentanti dei servizi di sicurezza e alcuni soci del Comune di Betlemme, di San Giovanni Valdarno, Bergamo e Pavia, ex Sindaci di Betlemme, Anton Salman e Vera Baboun, alcuni responsabili di enti locali e membri del Consiglio di servizio congiunto per la gestione dei rifiuti solidi.
La cerimonia è iniziata con gli inni nazionali italiano e palestinese, poi il Sindaco di Betlemme, Sig. Hanna Hanania ha presentato la città natale di Cristo e della pace “Betlemme”, la vetrina della Palestina nel mondo, e ha apprezzato lo stretto rapporto che lega Betlemme alle città italiane, soprattutto perché sono attivi 39 gemellaggi italiani a favore della città di Betlemme e dei suoi cittadini.
Ha sottolineato l’importanza della presenza della Fondazione Giovanni Paolo II, che ha svolto un ruolo chiave per il successo di questo progetto e di altri progetti in città, esprimendo il suo orgoglio di collaborare con il Consolato italiano e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo per il grande cambiamento nella vita dei cittadini attraverso progetti finanziati attraverso di loro negli ultimi anni.
Hanania ha anche parlato del progetto “Bethlehem Green City”, uno dei pilastri del piano strategico che sarà preparato per i prossimi quattro anni, e che opererà per realizzare la visione di una città verde e sostenibile. Questo progetto è una continuazione del lavoro svolto dagli ex sindaci con studi e preparazione di proposte progettuali volte ad ottenere i finanziamenti necessari per l’attuazione di questo progetto per sostenere l’idea di una città verde di Betlemme.
Ha aggiunto che nel 2020 Betlemme è diventata membro del Patto dei sindaci sul cambiamento climatico e questo impegno su cui la nostra città ha deciso di lavorare è molto importante per le nostre generazioni future. In termini di responsabilità sociale, ha invitato tutti a partecipare per rendere Betlemme una città verde e sostenibile attraverso il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti domestici e la ricerca di alternative verdi per il loro utilizzo. Ha sottolineato l’importanza di condurre campagne di sensibilizzazione per le giovani generazioni, che consideriamo la nostra speranza di cambiamento per un futuro migliore.
Ha citato alcune delle attività a cui il comune di Betlemme ha lavorato negli ultimi cinque anni per impegnarsi a favore del cambiamento climatico, grazie a un progetto finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo attraverso il comune di Torino, dove il comune ha lavorato per installare pannelli solari con una potenza di 400 kilowatt, e per sostituire circa 250 unità di illuminazione stradale Dai moduli al sodio all’illuminazione a LED. Oltre al progetto “Bethlehem Smart City”, avviato nei primi mesi del 2022 e della durata di 3 anni, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che renderà la città di Betlemme efficiente, green, sostenibile e attrattiva.
A sua volta, padre Ibrahim Faltas ha sottolineato l’importanza di questi progetti che sostengono Betlemme e i suoi cittadini, ed ha espresso la sua gioia per celebrare il lancio di questo progetto, che è un sogno per molte persone, sottolineando la necessità di una cooperazione continua tra il popolo palestinese e il popolo italiano che sostiene e difende la causa palestinese, e ha ringraziato i Comuni di San Giovanni e Bergano per la loro risposta allo sviluppo della città di Betlemme, culla di Cristo e città di tutti i cristiani del mondo.
Da parte sua, il Console Generale d’Italia ha espresso il suo orgoglio per l’inizio delle attività di questo progetto, e ha sottolineato l’importanza della prosecuzione di questi progetti e la loro interdipendenza per una visione chiara della città, sottolineando l’importanza di continuare relazioni a livello internazionale e locale, che è di grande importanza per il successo e lo sviluppo dei progetti.
A sua volta, l’Assessore del Comune di San Giovanni Valdarno ha spiegato l’importanza di questo progetto e il suo ruolo nella costruzione di città verdi e sostenibili nelle nostre comunità, e ha parlato dell’esperienza nella loro città sul tema della raccolta differenziata, del riciclo e di tutti gli interventi che preservano l’ambiente.
Il Sig. Paolo Ricci, responsabile del progetto per la parte italiana, e l’ingegner Iyad Abu Rudeineh, capo del Joint Services Council for Solid Waste Management, hanno spiegato dettagliatamente il progetto e le sue attività. La lavorazione per separare i rifiuti organici dal cartone, plastica e vetro prima di essere trasferiti nella discarica di Minya, che contribuirà a ridurre i costi di discarica per i comuni, preservare l’ambiente e utilizzare e riciclare altri materiali.
Infine, il Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha sottolineato l’importanza di proseguire la collaborazione congiunta con i Comuni d’Italia e di Betlemme e la collaborazione delle istituzioni locali per la realizzazione di questi progetti, auspicando che questo progetto contribuisca a migliorare i servizi forniti alla città di Betlemme.
Ha espresso la sua tristezza nel vedere la città di Betlemme e la Chiesa della Natività vuote di turisti durante la pandemia di Coronavirus. Ecco quindi l’auspicio che questo progetto aiuti l’economia a prosperare, a rendere più verde la città, a ridurre l’inquinamento e a renderla sicura e pulita.
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