Il commento di 23 porporati nel libro a cura di Marco Italiano, pubblicato nel 60° dell’apertura del Concilio Vaticano II e a 30 dalla costituzione apostolica Fidei Depositum. Il presidente Cei Bassetti: «La nostra fede ha bisogno di essere continuamente ridetta»
di Roberta Pumpo, 30 Novembre 2021
Un linguaggio comprensibile a tutti, specie ai più giovani, per spiegare i quattro pilastri della vita cristiana. Nel libro “23 cardinali commentano il Catechismo della Chiesa cattolica” dell’editrice Tau, porporati provenienti da diverse parti del mondo e con esperienze pastorali differenti riflettono e approfondiscono i fondamenti della fede. Curato da Marco Italiano, presidente dell’associazione Res Magnae, è stato presentato ieri, 29 novembre, nella chiesa di Santa Maria in Traspontina. Un’iniziativa editoriale «coraggiosa, attuale, urgente e ardita» per il cardinale Angelo Bagnasco, che nel volume si è soffermato sul Padre Nostro. Il testo, edito in collaborazione con l’Associazione Res Magnae e la Fondazione Giovanni Paolo II, è stato pubblicato in occasione del 60° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e del 30° della costituzione apostolica “Fidei Depositum”, con la quale San siovanni Paolo II approvava il Catechismo della Chiesa cattolica; due eventi che saranno celebrati nel 2022. Il testo è impreziosito dalla versione integrale della Conferenza sull’attualità dottrinale del Catechismo della Chiesa cattolica, tenuta nel 2002 dall’allora cardinale Joseph Ratzinger.
Nella prefazione, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, specifica che «se non si tratta di una “riscrittura” dell’intero Catechismo della Chiesa Cattolica, rimane il fatto che la nostra fede ha bisogno di essere continuamente ridetta: salvaguardandone il contenuto essenziale, devono essere trovate nuove espressioni che siano in grado di intercettare lo stesso linguaggio degli uomini e delle donne di oggi». Per Bagnasco, l’iniziativa editoriale «cade in un momento storico in cui la cultura è segnata dalla crisi della ragione e della verità». Fino a pochi mesi fa ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio delle Conferenze dei vescovi d’Europa e «nel deserto della cultura occidentale» ha trovato «germogli promettenti, soprattutto giovani in cerca di una sorgente che nutra l’anima». Dall’ascolto dei ragazzi è emerso che questi oggi «vogliono concretamente la Messa celebrata come la Chiesa chiede, senza fantasie particolari, l’adorazione eucaristica, la devozione a Maria Vergine e una catechesi che fa esplicito riferimento al Catechismo della Chiesa cattolica».
Durante la serata, moderata dal giornalista di Avvenire Giacomo Gambassi, il cardinale Francesco Monterisi – che ha fatto pervenire la prima stesura del libro a Papa Francesco – ha rimarcato che «l’attualità del libro è dettata dal clima culturale ed esistenziale della società moderna. È diffusa una colpevole ignoranza religiosa» dalla quale scaturiscono «sbandamenti nei giudizi e nei comportamenti morali». Per il porporato, che nel libro si concentra sulla virtù della prudenza e sull’VIII comandamento – «non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo» -, è necessario «collaborare allo sforzo della Chiesa per insegnare a tutti la fede e la moralità cristiana, con una catechesi viva e adatta al tempo presente». La virtù della giustizia è stata approfondita invece dal cardinale Leonardo Sandri, per il quale oggi in una società che «sembra aver smarrito la grammatica fondamentale dell’umano, che culmina in tutte quelle forme in cui l’uomo e la sua inviolabile dignità sono calpestati o manipolati, i credenti sono chiamati a riproporre e testimoniare la fede, che a livello concreto per tutto il popolo di Dio è contenuta nel Catechismo della Chiesa cattolica. La sua conoscenza è sempre da riscoprire ed approfondire». Le riflessioni del cardinale Gerhard Müller, poi, riguardano il sacramento della confermazione e il VI comandamento – «non commettere atti impuri» -. Soffermandosi su quest’ultimo ha specificato che «protegge la differenza fondamentale e l’unità fra uomo e donna, senza le quali l’umanità non esisterebbe. Proteggere questa differenza significa preservare la famiglia, riconoscere al bambino il diritto di vivere con mamma e papà, proteggere l’uomo come persona».
In collegamento video i cardinali Béchara Boutros Rai ed Edoardo Menichelli. Il primo, parlando del sacramento dell’unzione degli infermi, ha sottolineato che su questo «i fedeli hanno bisogno di essere catechizzati» perché in tanti, definendolo erroneamente “estrema unzione”, ritengono si tratti del sacramento che precede la morte. Menichelli, invece, parlando del IV comandamento – «onora il padre e la madre» -, ha evidenziato che questo necessita «di una paziente e rinnovata evangelizzazione e catechesi. È anche tempo di dire ai genitori di onorare i figli».
Intento del libro è quello di «accorciare le distanze tra clero e popolo di Dio», ha affermato Marco Italiano spiegando che i proventi dalla vendita saranno devoluti all’istituto “Effetà Paolo VI” di Betlemme, sostenuto anche dalla Fondazione Giovanni Paolo II. L’istituto è specializzato per la rieducazione audiofonetica dei bambini audiolesi residenti nei Territori Palestinesi. Tra le altre firme anche quella del cardinale vicario Angelo De Donatis che nel testo si sofferma sulle Beatitudini. Presenti alla serata anche i cardinali Robert Sarah, Giovanni Battista Re, Franc Rodé e monsignor Georg Gänswein al quale è stata consegnata anche la copia per il Papa emerito Benedetto XVI.
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