Il progetto esecutivo di una grande piazza a Brancaccio, intitolata al Beato Padre Pino Puglisi e a Papa Francesco, è stato consegnato oggi, 19 dicembre, dal Centro Padre Nostro al Comune di Palermo. Si chiamerà Agorà e avrà l’obiettivo di riqualificare il contesto urbano del quartiere, aprendolo lo stesso al resto della città. L’iniziativa ha incontrato il favore dell’Amministrazione comunale, disposta ad inserirla immediatamente nel Piano triennale delle opere pubbliche, nonché in quello del governo nazionale ed in particolare del ministro per il Sud, Barbara Lezzi, per il suo finanziamento, attingendo ai fondi europei.
A settembre scorso il primo ministro, Giuseppe Conte, in visita presso l’Istituto Padre Puglisi di Brancaccio per inaugurare l’inizio dell’anno scolastico, aveva parlato di un’idea che gli era stata sottoposta e per la quale aveva promesso il proprio impegno. Oggi quell’idea è stata sviluppata ed è pronta per essere realizzata.
L’opera sorgerà nei terreni che si trovano tra via Brancaccio 389 e via Francesca Paola Pennino. Uno spazio di 14.500 metri quadrati, che collegherà la nuova chiesa in costruzione, attraverso un percorso inframezzato da punti di interesse e aggregazione, zone di sosta e aree libere per la socializzazione. Nello specifico la piazza si caratterizza per la presenza di un corso d’acqua, una cavea e un piccolo padiglione.
Il corso d’acqua concluderà il suo percorso in una vasca su cui si specchia un gruppo scultoreo che ricorda le figure del Beato Puglisi e del Santo Padre. La cavea, estesa circa 650 metri quadrati, potrà ospitare 350 persone, la porzione rivolta verso la vasca sarà interamente rivestita in bronzo dorato e su di essa saranno posti in rilievo alcuni passi dei discorsi più importanti di Padre Pino e di Papa Francesco, tra cui quelli pronunciati dal Pontefice in occasione della sua venuta a Palermo il 15 settembre scorso. Infine, il padiglione ospiterà un caffè culturale con uno spazio all’aperto dedicato.
L’intervento è completato dalla realizzazione di un parcheggio, dell’illuminazione pubblica e della viabilità al servizio della piazza.
Matteo Scirè
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