Dal 3 al 10 gennaio la Fondazione «Giovanni Paolo II» insieme a «Communitas Toscana» e Movimento Shalom hanno organizzato un pellegrinaggio che visiterà i luoghi cari alle tre grandi religioni monoteiste. Il gruppo farà base a Nazareth e Betlemme condividendo la vita con i cristiani che ogni giorno sono costretti ad attraversare il muro
«Vi ringrazio per l’amore che dimostrate verso la Terra Santa, gli italiani e in particolare i toscani ci sono sempre stati molto vicini in questi anni e continuano ad esserlo», sono le parole di saluto che il Patriarca di Gerusalemme Fouad Twal ha rivolto alcuni giorni fa, ricevendo nella sala incontri del Patriarcato, a un gruppo della Fondazione Giovanni Paolo II. I pellegrini toscani non sono mai mancati neppure durante gli anni bui e difficili della seconda Intifada. Negli ultimi anni poi i pellegrinaggi sono ricominciati, anche se spesso i gruppi disertano ancora troppo Betlemme e i suoi alberghi, e spesso sono più attratti dalle città, dai monumenti e dai luoghi santi che dalle comunità cristiane che in Palestina e Israele vivono e rendono i luoghi cari alla fede, luoghi vivi e non musei.
Betlemme, in questi anni, ha rimodernato molti dei suoi alberghi e ne ha costruito di nuovi. I francescani in particolare hanno reso Casa Nova particolarmente accogliente e funzionale, anche per i pellegrini più esigenti. E poi Casa Nova ha la particolarità unica di essere collegata alla Chiesa e alla grotta della Natività. Nella piazza, sempre i francescani, hanno acquistato il Palace, un albergo con un ristorante dove, grazie all’impegno di Padre Severino, si può gustare un’ottima cucina. Il prossimo 3 gennaio partirà dalla Toscana un pellegrinaggio importante, sia per numero di partecipanti sia perché giunge al termine di un anno di incontri e di preparazione. Giunge al termine di una serie di momenti di riflessione che si sono tenuti in diverse città toscane, promossi congiuntamente dalla Fondazione e dal Movimento Shalom che quest’anno festeggia i suoi 25 anni di attività. Incontri tesi a conoscere la Palestina e Israele, i suoi problemi politici e religiosi, ma soprattutto le radici cristiane della nostra fede.
La Fondazione Giovanni Paolo II, il Movimento Shalom e Communitas Toscana hanno quindi ritenuto giusto organizzare un pellegrinaggio in Terra Santa, «In viaggio con i Magi», che visiterà tutti i luoghi cari alle tre grandi religioni monoteiste. Dal 3 al 10 gennaio prossimi, partirà quindi uno straordinario viaggio alla scoperta della terra di Gesù. Compiuto in occasione dell’Epifania sulla scia dei Magi sarà arricchito da incontri con le comunità locali e le diverse realtà sociali. Sarà una preziosa occasione per conoscere e scoprire sé stessi, ma anche per vivere intensamente otto giorni immersi nella quotidianità della Terra Santa, contribuendo anche alla costruzione della pace.
I pellegrini, che viaggeranno su un volo di linea diretto, raggiungeranno Tel Aviv e proseguiranno in pullman per la Galilea. I primi tre giorni, dormendo sempre a Nazareth, saranno dedicati alla salita del Monte Carmelo, del Monte delle Beatitudini, al lago di Tiberiade, alla città dove Gesù ha vissuto, Cafarnao. Il quarto giorno il gruppo raggiungerà la Giudea, discendendo lungo il fiume Giordano, attraversando una delle vallate più belle e verdi di tutta la Palestina. Dopo aver visitato Gerico, la città di Zaccheo; Qumran, la patria degli Esseni, il gruppo arriverà a Betlemme, la città dove è nato Gesù.
Gli organizzatori hanno giustamente scelto di far vivere il gruppo a Betlemme, condividendo così la vita con i cristiani che ogni giorno per i loro spostamenti devono attraversare il muro. Saranno quattro giorni di visite dedicate alla città di Gerusalemme, ai luoghi dove è nato il cristianesimo: il Santo Sepolcro, il Monte degli Ulivi, il Cenacolo. A Gerusalemme è stata programmata anche una visita allo Yad Vashem, il museo che ricorda l’Olocausto. Verranno anche visitati i quartieri musulmani di Gerusalemme e la spianata delle moschee. Il giorno della partenza, prima di raggiungere l’aeroporto, i pellegrini si fermeranno a Emmaus il luogo dove Gesù risorto è apparso a discepoli camminando con loro «lungo la via». Un modo per continuare a camminare accanto ai cristiani di Terra Santa anche una volta rientrati in Toscana.
INFORMAZIONI. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere a Communitas Toscana (telefonando allo 0575/504272 o inviando una mail a comunitas.toscana@gmail.com).
Renato Burigana
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