Il Vescovo ha incontrato i responsabili per lanciare il progetto della Fondazione
La sala della Misericordia di Figline era gremita, martedì scorso, ultimo di carnevale. Ma niente musica, tombola e festa, ma una riflessione sui progetti della Fondazione Giovanni Paolo II, in particolare sulla costruzione dell’ospedale di chirurgia pediatrica di Betlemme. È stato mons. Giovannetti, vescovo e presidente della Fondazione, a ripercorrerne le tappe, gli impegni e i progetti già realizzati. Ha ricordato il suo recente in viaggio in Siria e Libano, l’impegno per tutto il medio oriente. «Nella città dove è nato Gesù Bambino, noi tutti insieme costruiremo un ospedale per i bambini». «Vi ringrazio – ha proseguito il Vescovo – per la vostra generosità, per quello che fate quotidianamente in mezzo alla nostra gente. Vi ringrazio anche per l’incontro di questa sera e per quello che vorrete fare per L la costruzione dell’ospedale di Betlemme». L’incontro, nato dopo una serie di colloqui fra il vescovo e i responsabili delle Misericordie, ha voluto mettere in evidenza cosa e come intervenire in questo ultimo e importante progetto della clinica di chirurgia pediatrica. Un impegno importante dal costo di quasi 5 milioni di euro, coperti per oltre un terzo dalla Conferenza Episcopale Italiana. Il resto va trovato tra la generosità delle persone. Mons. Giovannetti ha distribuito la Lettera per la Quaresima, «La carità non avrà mai fine», sottolineando come la carità «è la via per eccellenza della vita cristiana». «Per le Misericordie sarebbe importante partecipare alla realizzazione di questo ospedale. Sarebbe utile anche come segno di unità, di condivisione e di impegno forte in una terra come la Terra Santa dove tutti noi siamo nati», ha detto il presidente della Confederazione, Gabriele Brunini, illustrando quello che le Misericordie potrebbero fare. «Credo che oggi sia molto importante provare, tutti insieme, a realizzare un progetto di questa portata. Costruire insieme un ospedale per i bambini è non solo in linea con il nostro impegno quotidiano, ma ci aiuterebbe a riscoprire i valori che ci guidano». Le 22 Misericordie della diocesi hanno accolto con gioia l’invito rivolto loro. Su suggerimento di Simone Torrini è stata costituita una piccola commissione che insieme alla Fondazione si dedicherà a individuare iniziative di informazione e comunicazione per far conoscere il progetto dell’ospedale. È stato anche pensato di realizzare eventi per la raccolta di fondi. È stato deciso infatti che le Misericordie potrebbero realizzare una delle camere, dal costo di circa 35.000 euro. Una cifra non proibitiva, hanno sottolineato in molti dei presenti. Nonostante la crisi economica che colpisce tutti, la generosità delle persone di fronte a un impegno preciso come questo non dovrebbe avere difficoltà a manifestarsi. L’impegno, che inizialmente vede coinvolte solo le Misericordie della Diocesi di Fiesole, potrebbe essere esteso anche ad altre realtà italiane. «Ma non potevamo – ha sottolineato Brunini – partire a livello di Confederazione, senza prima incontrarci a livello di Diocesi di Fiesole, insieme al nostro vescovo, presidente della Fondazione. Ora che tutti siamo d’accordo possiamo partire senza indugio, e coinvolgere anche le altre Misericordie».
Renato Burigana
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