Saima Oggi n.57, novembre 2008
Nella città di Gerusalemme, al confine con Ramallah (la città palestinese dove è sepolto Arafat) è in costruzione il “Centro multifunzionale” per l’incontro e l’integrazione delle comunità giovanili dei cattolici, musulmani ed ebrei.
Il centro, voluto dal Custode di terra Santa reverendissimo Padre Pierbattista Pizzaballa e promosso dalla Fondazione “Giovanni Paolo II (presieduta da Monsignor Luciano Giovannetti, vescovo della Diocesi di Fiesole), è stato finanziato con il contributo della C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana). Hanno sostenuto e coordinato l’opera Padre Rodolfo Cetoloni (Vescovo della Diocesi di Montepulciano) e Angiolo Rossi (Direttore della Fondazione Giovanni Paolo II).
Il centro sorge nella parrocchia di Beit Hanina (Gerusalemme), dove si è trasferito da Betlemme Padre Ibrahim Faltas. Recentemente i Vescovi delle Diocesi della Toscana sono intervenuti in Gerusalemme, alla inaugurazione di una prima parte già realizzata di quest’opera (grande sala polivalente, biblioteca, archivio storico della città, scuola di informatica, sala della musica, uffici per le associazioni e locali per la ristorazione.
Sono ancora da realizzare la palestra ginnica e a palestra correttiva, la piscina con il solarium, il campo di calcio con la tribuna, il campo di basket, il campo di pallavolo, i giochi per i bambini con il piccolo anfiteatro, il piazzale antistante con il parcheggio semi-interrato. Ed è ancora da completare la Chiesa per un parroco particolare, Padre Ibrahim Faltas, il frate che molti conobbero in televisione quando alcuni guerriglieri palestinesi si asserragliarono nel convento francescano di Betlemme.
Il progetto di quest’opera è dell’architetto aretino Pier Ludovico Rupi, con la collaborazione dello studio Fani. Con quest’opera Rupi e Fani continuano un affascinante impegno, iniziato con la progettazione del “Millennium Center” nella piazza della Natività di Betlemme (Palestina), ormai completamente realizzato e sul quale fu tenuto anche un convegno e una bella mostra nella Chiesa fiorentina di Santa Croce, la chiesa-madre dei francescani. Il progetto del Centro Multifunzionale utilizza la situazione di declivio del terreno per realizzare una successione di spazi all’aperto e lega l’intero sistema con un percorso sottolineato da una scanditura di pilastri. Recuperando volumi sottostanti, il progetto ritrova gli spazi necessari alla molteplicità delle funzioni richieste e, nello stesso tempo, ottiene un risultato architettonico senza effetti di impatto, lasciando emergere la sola Chiesa, come segno urbano significante.
L’utilizzo esclusivo della pietra locale, sabbia del deserto consolidata, le forme prescelte che rielaborano figurazioni e segni rammemorati dalle antiche preesistenze dei luoghi, re-interpretati e composti con la essenzialità e la sensibilità percettiva del linguaggio architettonico attuale, connotano il progetto con una propria immagine di particolare suggestione. Ma al di là della finalità di configurare una struttura capace di svolgere compiutamente la complessità delle funzioni assegnate, il progetto si propone anche come monumento di forti contenuti espressivi e simbolici, teso a raffigurare la presenza francescana, ininterrotta da otto secoli e segnata da centinaia di martiri, nella straordinaria città di Gerusalemme.
Ci complimentiamo con l’architetto Rupi, già noto come “l’architetto delle mura di Lucca” e ora anche per l’opera a favore dell’integrazione delle comunità giovanili di cattolici, musulmani ed ebrei.
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