Toscana Oggi n.26 del 6 Luglio 2008
Speciale Fondazione Giovanni Paolo II
di Matteo Renzi*
Il salmista ripete un’invocazione di pace su chi ama Gerusalemme. E la preghiera per la città santa diventa richiesta di pace universale. Sono passati migliaia di anni da quel canto e tutto questo è sempre più vero, perché la Terra Santa è in un certo senso il centro del mondo. Tutti sappiamo che finché non vi sarà riconciliazione in quella parte della terra, cara alle fedi monoteiste e abramitiche, sarà più difficile la costruzione di un pianeta pacificato. È come se la fonte dei conflitti o della pace sia collocata lì. La grande attesa di pace delle persone che vivono nei luoghi su cui camminò e operò Gesù di Nazareth e che subiscono gli effetti delle violenze, si misura con la difficoltà quotidiana di vivere. Quando si verificano blocchi economici e diventa impossibile muoversi sul territorio, con una riduzione fortissima di pellegrini e turisti soprattutto nelle aree palestinesi, si rivela in tutta la sua tragicità l’estenuante conflitto che divide la Terra Santa e il Medio Oriente.
Tuttavia vi sono attori che aiutano la riconciliazione e la cui opera è particolarmente preziosa e costruttrice di futuro. È il caso della Fondazione Giovanni Paolo II, presieduta dal vescovo di Fiesole Luciano Giovannetti. Con lui la Provincia di Firenze ha firmato un accordo, presso il monastero benedettino di Rosano, per dare seguito a un progetto presentato dalla Fondazione, che ha come fine prioritario quello di promuovere il turismo in Palestina, con una particolare attenzione alle città di Betlemme e Gerico, e tutelare l’immagine dei luoghi biblici cari a ebrei, cristiani e musulmani. Si tratta di rendere più facile per i turisti e i pellegrini la mobilità in Palestina e Israele, e aiutare l’economia palestinese.
Sono stati destinati dalla Provincia, a questo scopo, 60 mila euro per il biennio 2008-2009. Verranno realizzati un piano dettagliato di sviluppo e promozione delle attività turistiche nei territori palestinesi e un piano di comunicazione mediante poster, cd rom, materiale, da inserire nei punti di accoglienza, per favorire la conoscenza della Palestina biblica e di quella contemporanea ai turisti e ai pellegrini. Il tutto sulla base del piano per il riordino dell’offerta turistica proposto dalla Fondazione Giovanni Paolo II al Governo Palestinese e da quest’ultimo approvato. Il nostro vuole essere un contributo vero alla pace e alla memoria viva della Terra Santa. La benedizione su chi la ricorda e la maledizione su chi la dimentica non sono frutto di un’arbitrarietà antica, quanto una consapevolezza radicata nei secoli sulla decisività delle sorti di quel territorio e di chi vi abita. In categorie lapiriane, potremmo dire che la “storiografia del profondo” colloca la Terra Santa nei flussi determinanti che percorrono il mare della storia, sotto la superficie del quotidiano. Intercettarli e coglierne il senso è fondamentale e anche la Provincia di Firenze, nelle sue possibilità e competenze, non si sottrae a questo compito.
*presidente della Provincia di Firenze
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