Toscana Oggi n.26 del 6 Luglio 2008
Speciale Fondazione Giovanni Paolo II
Sono una delle ragazze della IV A del Liceo socio psicopedagogico di San Giovanni Valdarno. Quest’anno scolastico, appena concluso, ci ha visto protagoniste di uno dei viaggi finanziati e promossi dall’Unicoop Firenze, per il progetto «Noi con gli altri», all’interno della campagna «Il cuore si scioglie». Tale iniziativa ha lo scopo di rendere noi ragazzi cittadini attivi e consapevoli all’interno della società. La nostra destinazione era la Palestina, o come è stata da noi definita, la «terra dell’incontro», incontro di culture diverse, incontro di religioni, per noi in particolare, è stato il viaggio nella terra che ci ha permesso di dare un volto a tutte quelle persone che sentivamo tanto lontane e che adesso sentiamo, invece, vicine e alle quali oggi siamo legate da un forte affetto. Conoscere ragazzi coetanei che vivono tutti i giorni «quella terra», con le sue contraddizioni e sfumature è stato un modo per riflettere sulla nostra vita, su quanto siamo fortunate per essere effettivamente libere, libere di poter condurre una vita normale, senza vincoli, o l’obbligo di dover chiedere il permesso per uscire dalla propria città, anche solo per andare a trovare una persona cara, come una sorella o un nonno. È profondamente commovente come questi ragazzi, pur sentendosi «in gabbia», siano capaci di reagire alla loro condizione, dimostrando un equilibrio, una maturità e anche una ferma speranza di intravedere un futuro migliore. Conoscere direttamente persone, ambienti e situazioni, fare amicizia, costruire legami, ci ha permesso di farci un’idea propria, di andare oltre gli sterili pregiudizi o gli stereotipi che sono il più duro ostacolo alla realizzazione di una convivenza pacifica fra i popoli. Questa nuova consapevolezza è un loro dono per il quale noi non possiamo fare altro che dire grazie.
Beatrice Bizzarri
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